Aggiornamenti sull'alcool
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Problema coll'alcool, che esiste, l'ho ammesso in tempi non troppo remoti, è una dipendenza non fisica ma psicologica, problema però a sè stante, pur nel complesso dei problemi psicologici.
Che significa?
Significa che l'alcool è una specie di rituale di liberazione, scaccia le ossessioni, mi libera di rigidità, mi permette di essere in teoria meno severo con me stesso, lava i sensi di colpa.
A volte, ma ormai quasi mai, e comunque solo per brevi istanti, mi fa sentire più allegro e rilassato.
Significa anche però che c'è un pazzo in casa che urla, sbraita, prende in mano lamette e si taglia sulle braccia, spintona i familiari, occasionalmente può arrivare alle mani, fa cadere oggetti, minaccia il suicidio (sempre in maniera teatrale e plateale, poco o per nulla concreta), che prende farmaci a caso (sia psicofarmaci che altri farmaci), che perde l'equilibrio e sbatte, cade, si fa male, che vomita in bagno o se va male anche in giro per la casa.
Che poi piange e soffre come un cane per lo stomaco lacerato e i sensi di colpa.
Che rischia un ricovero in pronto soccorso (ne ha avuti 6-7 nella sua vita per questo motivo). Che rischia persino un trattamento sanitario obbligatorio (siamo a quota 1).
Che fa preoccupare familiari, amici, gente su internet.
Quando c'è una bottiglia in tavola, un bar vicino, un posto dove vendono alcolici, ho due strade:
- non mi arrischio: non bevo nemmeno una goccia, non trasgredisco, chiedo se le bevande hanno alcool (capita, per gli aperitivi con poco spumante o cose del genere)
- mi arrischio: bevo un bicchiere; compro una bottiglia.
Nella mia testa un bicchiere è un lasciapassare per qualsiasi quantità di alcool, tutta quella che riesco fisicamente a bere, comprare, ottenere...
Non ho freni quando inizio, sembro un automa che trangugia, all'inizio assaporo, poi neanche più, butto giù basta che sia alcool.
Con un bicchiere di birra rischio di iniziare a bere. Rischio di arrivare a 4-5 l di birra, la quantità massima che posso assorbire nel corso di queste crisi.
Quando sono a quel livello potrei già essere in psichiatria coi legacci ai polsi e ai piedi.
Potrei persino essere all'altro mondo perchè mi sono ammazzato senza volerlo con tagli, farmaci o sbattendo la testa da qualche parte.
Bevo qualsiasi cosa contenga alcool, quindi anche vino e superalcolici.
L'alcool mi piace, lo adoro. Mi piace il sapore. Ci penso spesso, la tentazione di farsi un bicchiere è forte.
Per fortuna le feste sono passate.
L'alcool è un veleno, una minaccia, un pericolo finchè nella mia testa l'alcool ha quella valenza, nichilista e devastante.
Non devo toccare l'alcool.
Ce la sto mettendo tutta, sono crollato completamente il 24 dicembre dopo un mese esatto, ora voglio essere molto più bravo, posso fare di meglio, quel bastardo che mi attira così tanto, via da me.
L'anno scorso mi prendevo in giro, tentando di controllare coi miei sistemi, un mostro che vuole prendersi TUTTO e non vuole regole.
Qualcuno vive un rapporto così malato e patologico coll'alcool?
Come fate a gestirlo?
[Modificato da enemyofthesun 01/01/2008 16:18]