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Cos'è il DOC?

Ultimo Aggiornamento: 13/03/2008 16:21
15/06/2007 18:08
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Cito da un documento:

Il Disturbo Ossessivo-compulsivo (DOC) è un grave disturbo che appartiene, secondo le classificazioni nosografiche più diffuse (DSM IV, ICD X) al più ampio capitolo dei Disturbi D’Ansia, ha una prevalenza, fino a poco tempo fa del tutto insospettata (Marks,1986), che oscilla tra l’1% ed il 3% della popolazione generale (Karno et al, 1988; Oakley-Brown,1991; Robins, Regier, 1991) e necessita di trattamenti difficili e prolungati che spesso non comportano il pieno successo ma soltanto un’attenuazione della sintomatologia che è, peraltro, molto invalidante.
Secondo il DSM IV le ossessioni sono idee, pensieri, impulsi o immagini ricorrenti, persistenti e angosciosi, vissuti (almeno durante il periodo del disturbo) come intrusivi ed inappropriati, e che non riflettono semplicemente un’eccessiva preoccupazione per i problemi della vita reale. Il soggetto stesso ha un chiaro riconoscimento del fatto che le ossessioni sono un prodotto della sua mente e che non sono, dunque, imposte dall’esterno.
Le compulsioni, invece, sono comportamenti (come lavarsi le mani, mettere in ordine le cose, controllare) o azioni mentali ( come pregare, ripetere frasi, contare) che si caratterizzano per essere ripetitive e, soprattutto, intenzionali. Infatti le compulsioni vengono messe in atto in seguito all’insorgere di un’ossessione ed hanno lo scopo di prevenire e ridurre l’angoscia generata dall’ossessione stessa. Secondo il soggetto, infatti, le compulsioni, se applicate in modo rigido, con meticolosità e precisione, avrebbero il potere di prevenire l’evento o la situazione temuta che veniva paventata con l’ossessione.
Tuttavia, agli stessi occhi del soggetto sofferente, il comportamento compulsivo non è connesso in maniera realistica con ciò che tenta di neutralizzare e prevenire o, perlomeno, è evidentemente e grossolanamente eccessivo. Così la compulsione è vissuta con un senso di coazione soggettiva e con il desiderio di opporvisi ed interromperne l’infinità ripetitività. Perché si possa parlare effettivamente di DOC tutto ciò deve essere associato ad un forte senso di disagio, comportare dispendio di tempo ed interferire in maniera significativa con il funzionamento della persona.





[Modificato da enemyofthesun 12/04/2008 00:12]


Amministratore di Psy&Co, moderatore della sezione Amministrazione e Regolamento
26/07/2007 18:38
Post: 167
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2 video sul DOC
Ho trovato su YouTube due video carini sul DOC.
Il primo riguarda il disturbo nella sua forma più classica, estenuante e logorante.
Il secondo è più esistenziale, più malinconico, lo assocerei anche al disagio psicologico in genere, sebbene ci siano dei riferimenti precisi al DOC.
Ve li consiglio.











Amministratore di Psy&Co, moderatore della sezione Amministrazione e Regolamento
19/09/2007 12:39
Post: 3
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Bellissimi i 2 video che hai postato Enemy..
grazie
Leggero07
13/03/2008 16:12
Post: 257
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I tipi di DOC

www.ipsico.org/ossessioni_e_compulsioni.htm

A differenza di altri disturbi psicologici, sostanzialmente omogenei, nella pratica clinica si possono distinguere con relativa chiarezza sette tipologie di disturbo ossessivo-compulsivo, talvolta presenti in concomitanza.

- Disturbi da contaminazione - Si tratta di ossessioni e compulsioni connesse a improbabili (o irrealistici) contagi o contaminazioni. Sostanze "contaminanti" diventano spesso non solo lo sporco oggettivo, ma anche urine, feci, sangue e siringhe, carne cruda, persone malate, genitali, sudore, e persino saponi, solventi e detersivi, contenenti sostanze chimiche potenzialmente "dannose". Se la persona entra in contatto con uno degli agenti "contaminanti", mette in atto una serie di rituali di lavaggio, pulizia, sterilizzazione o disinfezione volti a neutralizzare l'azione dei germi e a tranquillizzarsi rispetto alla possibilità di contagio o a liberarsi dalla sensazione di disgusto.

- Disturbi da controllo - Si tratta di ossessioni e compulsioni implicanti controlli protratti e ripetuti senza necessità, volti a riparare o prevenire gravi disgrazie o incidenti. Le persone che ne soffrono tendono a controllare e ricontrollare sia per tranquillizzarsi riguardo al dubbio ossessivo di aver fatto qualcosa di male e non ricordarlo, sia a scopo preventivo, per essere sicuri di aver fatto il possibile per prevenire qualunque possibile catastrofe. Controllano così di aver chiuso le porte e le finestre di casa, le portiere della macchina, il rubinetto del gas e dell'acqua, la saracinesca del garage o l'armadietto dei medicinali; di aver spento fornelli elettrici o altri elettrodomestici, le luci in ogni stanza di casa o i fari della macchina; di non aver perso cose personali lasciandole cadere; di non aver investito involontariamente qualcuno con la macchina

- Ossessioni pure - Si tratta di pensieri o, più spesso, immagini relative a scene in cui la persona attua comportamenti indesiderati e inaccettabili, privi di senso, pericolosi o socialmente sconvenienti (aggredire qualcuno, avere rapporti omosessuali o pedofilici, tradire il partner, bestemmiare, compiere azioni blasfeme, offendere persone care, ecc.). Queste persone non hanno né rituali mentali né compulsioni, ma soltanto pensieri ossessivi.

- Superstizione eccessiva - Si tratta di un pensiero superstizioso portato all'eccesso. Chi ne soffre ritiene che il fatto di fare o non fare determinate cose, di pronunciare o non pronunciare alcune parole, di vedere o non vedere certe cose (es. carri funebri, cimiteri, manifesti mortuari), certi numeri o certi colori, di contare o non contare un numero preciso di volte degli oggetti, di ripetere o non ripetere particolari azioni il "giusto" numero di volte, sia determinante per l'esito degli eventi. Tale effetto può essere scongiurato soltanto ripetendo l'atto (es. cancellando e riscrivendo la stessa parola, pensando a cose positive) o facendo qualche altro rituale "anti-iella".

- Ordine e simmetria - Chi ne soffre non tollera assolutamente che gli oggetti siano posti in modo anche minimamente disordinato o asimmetrico, perché ciò gli procura una sgradevole sensazione di mancanza di armonia e di logicità. Libri, fogli, penne, asciugamani, videocassette, cd, abiti nell'armadio, piatti, pentole, tazzine, devono risultare perfettamente allineati, simmetrici e ordinati secondo una sequenza logica (es. dimensione, colore, ecc.). Quando ciò non avviene queste persone passano ore del loro tempo a riordinare ed allineare questi oggetti, fino a sentirsi completamente tranquilli e soddisfatti.

- Accumulo/accaparramento - E' un tipo di ossessione piuttosto rara che caratterizza coloro che tendono a conservare ed accumulare oggetti insignificanti e inservibili (riviste e giornali vecchi, pacchetti di sigarette vuoti, bottiglie vuote, asciugamani di carta usati, confezioni di alimenti), per la paura di gettare via qualcosa che "un giorno o l'altro potrebbe servire..".

Compulsioni mentali: non costituiscono una reale categoria a parte di disturbi ossessivi, perché la natura delle ossessioni può essere una qualunque delle precedenti. Coloro che ne soffrono, pur non presentando alcuna compulsione materiale, come nel caso delle ossessioni pure, effettuano precisi cerimoniali mentali (contare, pregare, ripetersi frasi, formule, pensieri positivi o numeri fortunati) per scongiurare la possibilità che si avveri il contenuto del pensiero ossessivo e ridurre di conseguenza l'ansia.

Una forma particolare di ossessione è quella che riguarda la preoccupazione eccessiva e irrazionale di avere una parte del proprio corpo difettosa o deforme (vedi dismorfofobia).

Il disturbo ossessivo-compulsivo colpisce, indistintamente per età e sesso, dal 2 al 3% della popolazione. Può infatti manifestarsi sia negli uomini sia nelle donne, indifferentemente, e può esordire nell'infanzia, nell'adolescenza o nella prima età adulta.
L'età tipica in cui compare più frequentemente è tra i 6 e i 15 anni nei maschi e tra i 20 e i 29 nelle donne. I primi sintomi si manifestano nella maggior parte dei casi prima dei 25 anni (il 15% ha esordio intorno ai 10 anni) e in bassissima percentuale dopo i 40 anni.
Se il disturbo ossessivo-compulsivo non viene curato, generalmente tende a cronicizzare e ad aggravarsi progressivamente.








Amministratore di Psy&Co, moderatore della sezione Amministrazione e Regolamento
13/03/2008 16:21
Post: 258
Registrato il: 04/12/2004
Utente Junior
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Precisazioni al post precedente

Qualsiasi cosa può dar luogo a un'ossessione, non dobbiamo dimenticarcelo mai, altrimenti rischiamo di dirci "no non è DOC, perchè non rientra tra le categorie tipiche". Il che praticamente ci è suggerito dal DOC stesso, che ci dice "no no, guarda che non sono io". Errore che feci anch'io i primi mesi che bazzicavo su questo forum, che ha ritardato da sempre la cura.
Non ha importanza cosa ci dia ossessioni, l'importante è il meccanismo logorante proprio di questo disturbo, che non si riscontra in altri disturbi ed è inconfondibile.
Se un pensiero vi insiste pesantemente in testa per diverso tempo, è sicuramente un'ossessione, e credeteci, le persone che non hanno il DOC non hanno tutta questa sistematicità, noi rendiamo ossessione qualunque cosa sia in grado di "colpirci".



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