7 giorni di prigione psichiatrica
Il trattamento sanitario obbligatorio (T.S.O.), istituito e regolamentato dalla legge 180/78 e successive modificazioni, è un atto composito, di tipo medico e giuridico, che consente l'imposizione di determinati accertamenti e terapie a un soggetto considerato in condizioni di elevato disagio psichico.
Dal punto di vista normativo, per procedere a un trattamento sanitario obbligatorio è necessario un certificato medico, prodotto da uno psichiatra del dipartimento di salute mentale presso la ASL, il quale certificato deve essere trasmesso all'ufficio per le politiche sociali del comune, per ricevere l'avallo del sindaco ovvero del funzionario preposto. La procedura può inizialmente vedere anche l'intervento del medico di base o di guardia, il quale avvia il procedimento inviando il soggetto presso il dipartimento di salute mentale.
Il TSO viene disposto qualora una persona necessiti di trattamenti sanitari urgenti, non sia in condizione di esprimere un consenso informato riguardo alle stesse, e non sia possibile prendere adeguate misure extraospedaliere.
Il trattamento sanitario obbligatorio ha una durata massima di sette giorni, ma può essere rinnovato e quindi prolungato in caso ne permanga la necessità; in questo caso tuttavia la procedura può vedere l'intervento del Giudice Tutelare, in caso permanga l'incapacità di intendere e volere del soggetto sottoposto al trattamento.
Penso che il TSO sia uno dei mostri della psichiatria moderna.
La leggerezza con cui mi è stato dato dimostra l'impreparazione e la superficialità del personale medico.
Non puoi dare un TSO a una persona che soffre di DOC e che si è presa una botta di alcool e sragiona un po'.
Il mio TSO è una delle pagine più nere della mia storia personale, e se ne scrivo solo ora dopo mesi (fine novembre 2007) è perchè ho subito un trauma violentissimo dalla privazione della libertà che mi è stata praticata in quel luogo.
Svariate ore legate mani e piedi a un letto, poi quando m'hanno liberato ho dovuto stare circa una decina di giorni rinchiuso lì dentro nel reparto di psichiatria, insieme ad altri pazienti gravi, mentre la botta di alcool m'era passata e io ero lucido e sofferente.
La mia testa si era creata un'autodifesa, i farmaci facevano il resto, dormivo ed ero su un altro pianeta, poi appena uscito ho semirimosso quell'esperienza orrenda.
Non sono mai uscito da quel reparto in quei 10 giorni, un reparto con varie stanze e corridoi per un percorso massimo di 20-30 metri, una stanza di sala mensa e una stanza ricreativa con una tv.
Ho scritto tanto in quei giorni, a penna, ero sconvolto, solo, mi mancava la mia vita.
Ma non ho il coraggio di rileggere quelle righe, è come spalancare un inferno.
Quando avete parlato di prigione e di carcere non ho potuto fare a meno di ricordare quell'orrore.
E sperare che mi basti per non prendermi più in giro sul bere, grazie al bere mi sono fatto rinchiudere, non lo perdono a loro, quei dottori di merda, ma neanche a me.
Vorrei condividere con qualcuno questa esperienza assurda, se sul forum qualcuno l'ha passata.
Se volete sapere la struttura che ha praticato il TSO lo dico in privato, è qui in provincia di Lecco. E' pure stata citata nelle cronache locali per una storia torbida tra una paziente e un dottore psichiatra, conclusasi con un altro bel TSO.
Consiglierei a tutti di affidarsi ad altre strutture.
Il TSO andrebbe dato solo in casi estremi di pericolo per la propria vita o quella altrui, e non in base a pregiudizi come invece tanto spesso deve accadere.
Sembra che chi ha disturbi psicologici sia uno che da un momento all'altro può ammazzare qualcuno, poi scopri che la maggioranza degli assassini non ha affatto disturbi psichici.
[Modificato da enemyofthesun 05/05/2008 16:57]