Pubblico ora un messaggio scritto tanto tempo fa e rimasto rinchiuso in un messaggio privato.
E' la mia testimonianza sull'autolesionismo.
Ho iniziato l'11 luglio 2005, in una mattina prestissimo, colmo di disperazione, angoscia, depressione. Dopo aver ingurgitato non so quanto alcool, dopo che l'alcool era terminato.
Non so, ero depresso. Avevo voglia di farmi male, sentivo un odio per me stesso.
Presi una lametta e mi feci delle incisioni sul braccio. Usciva un po' di sangue.
Da allora non smisi più. Quasi tutte le volte che mi ubriacavo per sfuggire all'incubo del disturbo ossessivo compulsivo, mi risuccedeva.
Mi sono tagliato quasi sempre solo sulle braccia.
In estate preferibilmente verso le spalle, così si nascondeva meglio alla vista.
Una volta rischiai un po', perchè mi tagliai quasi al polso. Sempre abbastanza superficialmente, però un po' più premuto, con rabbia. Ma per fortuna il sangue si arrestò sotto il rubinetto...
In genere mi taglio con lamette, molto più raramente con forbici o coltelli.
L'alcool mi disinibisce e porta in superficie un inferno interiore. Rabbia, odio, insoddisfazione per una situazione che mi fa soffrire, per una vita che non sopporto più...
Purtroppo neanche 24 ore fa è risuccesso, non ricordo come, ero completamente ubriaco
Qualcuno soffre di autolesionismo?